domenica 6 settembre 2015




del 6/9/2015 (fonte)
ipocondriaci_google
SIETE IPOCONDRIACI ? SE NON VI BASTASSERO LE INFORMAZIONI GIA’ PRESENTI NEL WEB, NON PREOCCUPATEVI! ORA GOOGLE AGGIORNERA’ L’ELENCO E LA DESCRIZIONE DELLE MALATTIE.
Beh, che gli ipocondriaci abusino della ricerca su Google, non è una novità. Ne sa qualcosa la maggior parte di noi…  :)
Ebbene per non lasciarci mai a bocca asciutta Google ha annunciato che sta aggiornando in maniera massiva il proprio database relativo alle malattie e ai loro sintomi.Ipocondria
Sapete perchè Google ha intrapresoo questa iniziativa?
Tutto è accaduto all’inizio di agosto quando a New York City si è registrata la presenza di un focolaio della malattia del legionario, una forma rara e potenzialmente fatale di polmonite, che a quanto pare molte persone non conoscevano, visto proprio l’impennata della ricerca con un picco del 1000%.

Visto il rischio di panico in questo come in altri casi e visto che, frequentemente gli utenti danno interpretazioni errate dei sintomi, mettendo in difficoltà i loro medici, Google ha deciso di pubblicare anche una versione ” PDF scaricabile”, contenente informazioni precise e dettagliate: una vera e propria scheda tecnica.
Secondo quanto annunciato da Google, la scheda in pdf sarebbe stata richiesta dagli stessi medici, molto probabilmente perché erano stanchi di litigare con i loro pazienti.

BLOG AZIENDALE QUANTO E' IOMPORTANTE PER IL BUSINESS?

del 16/8/2015 ( Fonte)

benefits-of-blogging
La vostra azienda comunica attraverso un sito perfettamente organizzato che presenta efficacemente servizi e prodotti ?
Ottimo, penserete, ma non è così, siete solo a metà dell'opera.
Quando i vostri potenziali clienti vi avranno trovato attraverso i motori di ricerca, non saranno ancora “sazi” e “soddisfatti”, l'esperienza insegna che il web è un ricco banchetto da cui cibarsi, ma che non sempre il pasto sarà di qualità. Gli utenti lo sanno e non si fermano ai primi assaggi, cercano sempre di più, sono diffidenti, vogliono garanzie, certezze, approfondimenti.
Tutto questo non lo troveranno nel vostro sito, ma nelle notizie che periodicamente pubblicherete sui vostri prodotti, sul funzionamento dei vostri servizi e così via.
Ecco lo scopo del blog aziendale
Oggi i blog sono fondamentali per tutte quelle aziende che vogliano prendere sul serio il proprio business e la commercializzazione dei propri prodotti: sono un investimento relativamente economico e al tempo stesso molto efficace.
Un blog ben scritto, ricco di contenuti utili può avere un enorme impatto sulla vostra reputazione all'interno del vostro settore di mercato e aiuta la connessione con il cliente-base. Le imprese con un blog attivo generano il 67% in più di vendite al mese. (Fonte)
business-blogging
Il cliente base si aspetta molto dalle aziende, non solo sterili comunicati stampa, ma una produzione di notizie capaci di dare risposte alle sue richieste. Se ad esempio cerchiamo informazioni sugli ultimi condizionatori messi sul mercato, ci aspettiamo che l'azienda ci fornisca una scheda tecnica, consigli d'uso, dettagli sul funzionamento ecc. Questa è proprio la parte di contenuto che va affidata al blog aziendale.
Ma chi crea e gestisce il vostro blog?
Non tutte le aziende dispongono di uffici di redazione e di blogger in esclusiva. Ecco che subentrano in questo ruolo i blogger professionisti e i content writer che conoscono le regole fondamentali del blogging. Ma una cosa è fondamentale: l'azienda deve sentire il blog come proprio, come espressione della propria voce che deve saper trasmettere a chi si occuperà della scrittura dei contenuti.

ECCO PERCHE’ ZUCKERBERG HA INVESTITO IN INSTAGRAM

 del 2/8/2015 (fonte)
Mentre noi marketer ci impegniamo a spiegare alle aziende perchè e come fare business attraverso facebook, twitter o pinterest, ecco che dobbiamo aggiornarci e prevedere anche instagram nelle nostre strategie di social e web marketing. (aggiungerei di non trascurare le potenzialità di snapchat)
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Anche instagram è entrato nel mondo dell’advertising
Entro due anni Instagram supererà Google e Twitter in quanto a ricavi per annunci display su smartphone (che raggiungeranno quota 2,39 miliardi – pari al 10% dei ricavi di Facebook). L’instagram advertising rappresenterà il futuro commerciale del social, sarà destinato a crescere ancora di più nei prossimi anni: entro il prossimo inverno infatti, sarà possibile utilizzare gli strumenti per l’acquisto di spazi pubblicitari sul social delle foto, integrandoli direttamente da Facebook, consentendo così ad ogni brand di poter pubblicizzare sul social, acquistando anche gli annunci pubblicitari su Instagram. (Fonte: eMarketer)
Gli sviluppatori Instagram, infatti, hanno dichiarato di voler “dare a tutte le imprese la possibilità di raggiungere le il giusto target attraverso l’integrazione delle API di Facebook e Instagram. …questo perché le persone vogliono entrare in contatto con aziende di ogni dimensione su Instagram, dai loro negozi di abbigliamento preferiti vicino casa ai ristoranti, fino ai più grandi brand del mondo”.
Nel corso dell’ultimo anno e mezzo sul “social network delle foto” sono apparse migliaia di inserzioni occasionali e generiche, non profilate e simili più o meno per tutti. Un approccio all’advertising ed alla targetizzazione che ora ci spiega il perchè dell’elevato investimento effettuato da Mark Zuckerberg nel 2012. Instagram, infatti, cambierà radicalmente: grazie ai nostri like, il social network saprà la nostra età, le nostre passioni e ciò che non ci piace fare. Al momento la possibilità di un “Instagram Advertising” è riservata soltanto ai brand multinazionali presenti in otto mercati (Stati Uniti, Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Giappone e Regno Unito).
Nei prossimi anni, secondo le previsioni di eMarketer, i ricavi pubblicitari di Instagram ( che attualmente rappresentano il 5% dei ricavi pubblicitari mobile di Facebook) aumenteranno fino al 14,0% entro il 2017, con un picco massimo rappresentato dal mercato statunitense (raggiungendo la quota del 28%). (Fonte)

lunedì 18 maggio 2015

AZIENDE E SERVIZI: QUEL CHE CONTA E' FARE LA DIFFERENZA

LUGANO NEWDREAMS REAL ESTATE - LA CHIAVE DEI TUOI SOGNI


Chiunque raggiunga Lugano e dintorni, non può non sentirsi avvolto da un'atmosfera di sogno. Complici sicuramente la soprendente bellezza del paesaggio, la proverbiale precisione svizzera e l'aria internazionale che vi si respira: sembra di stare nel luogo di un'eterna vacanza, in cui è più semplice trovare benessere e serenità. Tutta una serie di aspetti che da sempre hanno affascinato il "pubblico" europeo ed extracontinentale. Un "pubblico" che non si è limitato ad osservare, ma che spesso ha scelto la Svizzera e le sue eleganti città, come sede abitativa o operativa. Parliamo naturalmente di un target molto esigente, che scegliendo la precisione, pretende precisione, che cercando benessere e prestigio, vuole trovare benessere e prestigio. L'hanno capito in tanti e sono parecchie le attività che offrono con professionalità servizi esclusivi, nei più disparati settori. Ma a chi rivolgersi? Chi fa la differenza? 


Ho incontrato poco tempo fa la signora Joanna Allevi (nella foto a sinistra) titolare della NewDreams Real Estate di
Lugano, un incontro di lavoro destinato ad approfondire la reciproca conoscenza professionale, in previsione della realizzazione, a breve, di un video e di un'intervista dedicata alla sua attività. 

Ebbene perchè vi dico questo? Pechè è in quest'occasione che ho percepito come sia determinante "fare la differenza". 

Nell'offerta dei propri servizi non bastano competenza, precisione e professionalità, serve una marcia in più che completi il "pacchetto", un plus che distingua il servizio e che lo porti oltre le aspettative della clientela. E' questo plus, che nel caso di Joanna Allevi chiamerei, passione, che consente di avvicinare e fidelizzare un'audience internazionale. Nell'impostare la propria attività e nel definire la propria mission ha saputo prima di tutto interpretare cosa "sta dietro la domanda" di questa particolare clientela: il sogno. Da qui la scelta del nome NewDreams Real Estate e del claim "The key of your dreams". Come mi ha spiegato Joanna Allevi, la sua attività non è finalizzata a creare sogni (i sogni sono personali ed intimi), ma a "consegnare le chiavi di un sogno: la casa". E parliamo di quel sogno che per molti si identifica in un semplice appartamento e per altri in una elegante villa di lusso, quel sogno che non si misura in metri quadri... 

Joanna Allevi con lo staff
In realtà di marce in più ne ho individuate diverse, una tra queste, la presenza in NewDreams di un team tutto al femminile, formato e preparato non solo a gestire una fascia di mercato al top, ma performante anche nell'analisi e ricerca di immobili di lusso e prestigiosi. Il luxury real estate è un settore che "fa gola" a molti e che molti si fregiano di conoscere e trattare, ma in realtà è per quei pochi che nella professione sanno andare oltre la forma. Beh se non si fosse capito NewDreams mi ha convinto e la mia non è una sviolinata: ho trovato molte affinità nell'approccio al business e alla clientela. Inoltre, occupandomi di content marketing adoro trovare aziende che abbiano storie da raccontare. Vi aspetto alla prossima storia, al prossimo sogno! 




domenica 8 giugno 2014

THE BUILDING - COCA COLA

"The Building" è il nuovo film d'animazione di Coca-Cola, progettato dall'agenzia Wieden + Kennedy.  
Seguendo un palloncino rosso attraversiamo i diversi piani di un edificio e guardiamo momenti familiari di felicità, momenti di vita che ruotano intorno a una bottiglia di Coca-Cola.
 Ci piace!




giovedì 8 maggio 2014

EBBENE SI' IL SOCIAL E' FEMMINA

Sono gli uomini a crearli, ma sono le donne ad utilizzarli...


Le ricerche lo confermano già da qualche anno; nell'attività social le donne eccellono rispetto agli uomini principalmente per:
  • creare relazioni e coltivare quelle personali (65%);
  • condividere contenuti (28%);
  • per il proprio intrattenimento (48%);
  • apprendere e curare la propria crescita personale (37%).
Facebook in particolare sembrerebbe il luogo principale nel quale le donne possono esprimere se stesse.
Gli uomini invece, utilizzano i social principalmente per aspetti legati al business (27%) e per il dating (13% contro il 7% delle donne), non a caso la percentuale di uomini che utilizzano Linkedin (social dedciato allo sviluppo di contatti profesionali) è superiore a quella femminile...
Insomma il mondo dei social network è "tinto" di rosa
Le donne superano gli uomini in quanto a presenza su piattaforme come Facebook, Twitter o Tumblr e sono più inclini a partecipare alla vita sociale ‘virtuale’ nei modi più diversi e anche dai dispositivi mobili. In particolare sono le padrone indiscusse dei social network ‘visuali’, quelli come Pinterest basati sulla condivisione di immagini.
Chi lo dice?
Uno studio di FinancesOnline su dati, con base statunitense, del Pew Research Center e Burst Media.
La piattaforma più ‘rosa’ di tutte è Pinterest, il social network ‘visual’ che consiste in una sorta di vetrina ‘grafica’ dei propri interessi, condivisi tramite immagini.
Come detto inizialmente il dominio al femminile sui social non è novità – è certificato già da qualche anno e non solo negli Usa – ma il dato interessante, soprattutto ai fini delle strategie dei colossi del web, è che le donne stanno guidando la ‘migrazione’ dalla versione ‘desktop’, cioè da computer, dei vari social network alle piattaforme mobili, cioè su smartphone e tablet. Sono fra gli utenti che infatti più tendono a collegarsi ai social tramite le ‘app’ (46% versus il 43% degli uomini). Il 32% delle donne usa un tablet, mentre negli uomini la percentuale scende al 20%.
(Fonte:Il social è rosa - Stefania Passarella - Ansa.it)

Da donna chiedo: " Quando si tingerà di rosa anche il mondo della politica, della diplomazia, della tutela dei diritti e dei rapporti inetrnazionali? Chissà che non ne sortisca qualcosa di buono!"

martedì 29 aprile 2014

IL FANTASTICO ALVES E LA VERA RICETTA DELLA VIRALITA'

 

Ora tutti sono delle scimmie. Il gesto di Dani Alves di mangiare la banana lanciatagli da un gruppo di tifosi razzisti ha incoraggiato le star del calcio e dello spettacolo a sostenere il terzino del Barcellona. Il gesto ha fatto il giro del mondo e nel mondo è diventato simbolo di antirazzismo. Tutti lo imitano, tutti mangiano una banana e postano le loro foto o pubblicno i loro video ...
"Complimenti Alves, hai fatto piu' tu in pochi secondi di quanto da sempre si riesca ad ottenere con leggi, convenzioni e paroloni:..Hai fatto parlare il mondo con un solo gesto...Certo perchè il tuo gesto è vero e nasce dalla stanchezza e dalla rabbia di chi continua a sentirsi discriminato "

Detto questo mi piace parlare di un'altra verità  emersa dall'accaduto.
Tutti abbiamo visto il video, tutto sappiamo che il gesto di Alves è diventato un fenomeno virale...
Ebbene ho riflettuto anche su questo (occupandomi di social, web e comunicazione), mi sono chiesta quale sia effetivamente la vera ricetta per rendere un video virale.
La risposta?
La viralità di successo è quella non programmata.
Possiamo scrivere o leggere pagine e pagine di blog e giornali con istruzioni per l'uso: ti "svelano" i segreti, le mosse vincenti, il decalogo del perfetto video virale e poi ecco che arriva un gesto spontaneo, non programmato, vero, perchè sentito e "drammaticamente" voluto, che destabilizza ... e contro ogni previsione di  social e viral strategist, fa il giro del mondo.
Ebbene se proprio dobbiamo vincolare tutto tra paletti e regole prestabilte da oggi mettiamo come primo step per creare un prodotto virale:
la spontaneità del gesto.
Grazie Alves